Saranno i telefonini evoluti, e cioè gli smartphone, i naturali eredi dei Gps portatili (Pnd)? Pare proprio di sì, analizzando gli ultimi dati pubblicati da Canalys relativi al terzo trimestre. Sono stati 4,3 milioni, contro i 4,8 del secondo trimestre, i Pnd venduti in Europa, mentre gli smartphone con modulo Gps acquistati sono raddoppiati rispetto al periodo aprile-giugno, toccando i 10,4 milioni di pezzi. Sempre più automobilisti preferiscono avere un solo dispositivo che serve da telefonino ma anche da navigatore, lettore mp3 e minicomputer da tasca.
Smartphone vincenti perché, guardando gli ultimi modelli di Pnd, emerge un'evidente carenza di sostanziali innovazioni.
Sapere che il traffico in determinati giorni della settimana è più o meno congestionato o vedere sullo schermo l'indicazione della corsia assomiglia molto ad affinamenti dettati dal marketing più che la riposta a reali esigenze. All'automobilista interessa di più sapere, per esempio, dove ci potrebbero essere degli autovelox, quali sono le tratte vigilate dal Tutor e le Ztl. Insomma evitare, nei limiti del possibile, le multe.
Vere innovazioni come le mappe con dettagli 3D sono invece ancora poco diffuse, mentre il riconoscimento vocale dei comandi si sta facendo largo, ma lentamente. I Pnd, come li conosciamo oggi sono prodotti maturi, anche se a volte con qualche pecca.
Nel recente passato, è stato il caso della serie Go X20 e X30 della TomTom, nella cui confezione era incluso un supporto a ventosa inadeguato: si staccava e il navigatore cadeva tra i piedi del guidatore. La nuova serie Go X40 ha apparentemente eliminato questo problema. Tra gli elementi di innovazione dei navigatori portatili di ultima generazione c'è senza dubbio lo slot per la Sim card, indispensabile per ricevere via Gsm-Umts gli aggiornamenti del traffico. Insomma il Pnd va verso il telefonino mentre lo smartphone confluisce verso il navigatore.
Dal punto di vista dell'offerta c'è quasi un appiattimento delle caratteristiche, con un effetto fotocopia tra i vari modelli. Un minimo di differenziazione è affidato ai servizi premium, che però richiedono un abbonamento extra superiore ai 100 euro l'anno. Per fortuna i prezzi di vendita sono diminuiti rapidamente e spesso i Pnd sono diventati prodotti da promozione.
Per ora il navigatore vince grazie all'ampio schermo da 4,3 pollici, mentre gli smartphone hanno schermi più piccoli. Ma nel prossimo futuro la comodità di portarsi in tasca un factotum come lo smartphone potrebbe conquistare sempre più automobilisti.